Parrocchia di Pegolotte

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atlante pegolotte

Pegolotte è una frazione del comune di Cona, in provincia di Venezia, ma in diocesi di Padova. La sua chiesa parrocchiale è dedicata a Sant’Egidio abate.
Negli anni cinquanta del secolo scorso, il parroco don Mario Zanin invitò l’artista Adolfo (don Romualdo) Rollo a decorare con la sua arte la chiesa parrocchiale, e Rollo resosi conto della struttura della chiesa e dei desideri del parroco, eseguì le seguenti opere:
– un grande Crocifisso su una croce in legno appesa nell’abside dietro l’altare. La croce misura m. 4.00 di altezza per 3,50 di larghezza. Il Cristo crocifisso è di m. 2.50 x m. 2.20.
Nei quattro angoli della Croce solo collocate quattro immagini: in altro quella dell’Eterno Padre; ai lati quella della Vergine Maria e di san Giovanni evangelista; in basso quella di santa Maria Maddalena.
– L’altare, molto decorato, a fianco del tabernacolo con la porta d’argento (alta cm. 66), sono istallati da una parte e dall’altra due polittici con quattro figure di santi ciascuno:
nel polittico di sinistra vi sono san Pio X, sant’Egidio abate, san Tarcisio e san Francesco;
nel polittico di destra sant’Antonio di Padova, sant’Agnese, san Mario martire e san Gregorio Barbarigo; le immagini sono alte cm. 55.
– Nel paliotto dell’altare vi è al centro l’Agnello di Dio (cm. 42 x 42), ai due lati angeli in posizione orizzontale rivolti verso il centro (cm. 64 x 42).
– Attaccato alla parete sinistra dell’altare vi è, anch’esso in posizione orizzontale, un angelo che regge la lampada del Santissimo (cm. 76).
Un complesso veramente bello e di grande valore in una chiesetta di campagna!D. Mario Zanin, parroco di Pegolotte dal 1952 al 1985. Adolfo Rollo, nato a Bari il 9.I.1898, da giovane era affascinato dall’arte della scultura. Dopo la prima guerra mondiale, tentò la fortuna in Brasile: a San Paulo e a Rio de Janeiro le sue opere, esposte in una mostra, andarono a ruba.
Tornato in Italia nel 1927, poté affermarsi prima a Bari, poi a Torino, Roma e nel Veneto, particolarmente nell’Abbazia di Praglia.
Infine, tornò in Puglia, presso i Padri Cappuccini di Giovinazzo, dove morì il 4.IV.1985.

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